mercoledì 12 ottobre 2011

martedì 26 aprile 2011

venerdì 22 aprile 2011

Il nuovo blog

Ecco il nuovo blog aperto.
A causa con un problemino con FB mi sono vista costretta a cambiare indirizzo.


http://itregini.blogspot.com

domenica 3 aprile 2011

Prova

Post di prova....
Vediamo se sono riuscita a cancellare il collegamento con FB.

sabato 2 aprile 2011

Le tre frasi migliori sono...

Ho ancora tanti mesi davanti a me, mesi in cui sono sicura avrò decine di frasi che ricorderò con stupore, divertimento o fastidio. Nei miei primi tre mesi posso dire di aver già sentito qualche frase chicca. Quì le migliori tre, in assoluto, nel bene e nel male.

La domanda che più mi sono sentita ripetere nell'ultimo mese è "ma lui come ha reagito?", come se tutti partissero dal presupposto che lui abbia avuto un coccolone e abbia perso i sensi. In verità quella che ha avuto la vista appannata per qualche secondo dopo essere stata subissata dall'ansia più pura sono stata io. Poi mi sono ripresa eh!

La seconda frase che merita essere ricordata è "non riuscirai mai a stare dentro gli 8 kg consigliati da ogni ginecologo": forse perchè nonostante le nausee che mi hanno accompagnata fino ad oggi sono comunque riuscita a prendere due kg e altri 6 in 6 mesi sono un vero e proprio miraggio, ma a volte le puntualizzazioni sembrano che coinvolgano direttamente la persona che solleva il problema. Se inventeranno mai un modo per cui io prendo i kg e qualcun'altro li perde vorrei essere avvertita comunque.

La terza chicca del primo trimestre è "certo che ci vuole un bel coraggio a fare un figlio di questi tempi". Anche a dire cose del genere davanti a una donna incinta necessita di un bel coraggio misto ad una punta di ignoranza.

giovedì 31 marzo 2011

Rieccomi, anzi rieccoci.

Ritorno dopo molti mesi. Mesi in cui ci sono stati lavori in casa, viaggi, w-e, litigi e riappacificazioni, splendide serate e noiosi pomeriggi. Insomma mesi perfettamente normali. La notizia che ho però è di quelle sconvolgenti, o almeno ha sconvolto me.

Lunedì 7 febbraio ho fatto un test.
Ero al supermercato e ho avuto un'illuminazione: tornando a casa avrei dovuto fermarmi in farmacia. Non avevo ancora nessun ritardo, anzi, le aspettavo per il giorno successivo, ma qualcosa mi ha detto che era il momento giusto.
Arrivata a casa scarto il pacchettino lungo e bianco e vado in bagno.

Ecco.

Quando un domani mi chiederà quel'è stato il mio primo pensiero di fronte alle due lineette non potrò che dire questo: cazzo ora che è lì dentro da qualche parte mi tocca farlo uscire!
So che non è coerente, ma credo che in una gravidanza niente lo sia più.
E ora credo inizi davvero la nostra più grande, terrificante, emozionante avventura.

sabato 30 gennaio 2010

Il Pink Stinks e Gina

In questi giorni Gina ha letto molti post e articoli sul medesimo argomento: il Pink Stinks.
Il messaggio globale è quello di boicottare il rosa e tutto ciò che tende a formalizzare l'essenza delle bambine. Le domande più gettonata riguardano all'utilità reale di giochi come la cucina o il bambolotto dotato di intestino funzionante per una bimba tre o quattrenne. Gli psicologi si aggrappano all'importanza dell'imitazione. Da psicologa Gina non può che fare lo stesso: l'imitazione è una tappa fondamentale. E per forza di cose un bimbo imita ciò che vede fare ai genitori, quindi difficilmente potrà imitare un genitore in ufficio o mentre partecipa ad una riunione d'affari, più logicamente imiterà il padre che si fa la barba e prepara il sugo per la pasta e la madre che si lava i denti e che stira.
Per quanto riguarda i giocattoli: Gina bazzica abbastanza regolarmente in negozi specializzati, riconosce quindi che la presentazione dei vari reparti è inquietante. Un tripudio di veli, merletti e di inconfondibile rosa per le femminucce e mostri, macchinine e armi di questo ed altri mondi per i maschietti. Niente di misto, come a sottolineare che la diversità è presente fin dalla nascita. In questo Gina appoggia la teoria del pink stinks: esistono giochi unisex, basta avere la pazienza di presentarli ai bimbi. Il pongo, i lego, le costruzioni in generale, i colori di ogni tipo... insomma c'è l'imbarazzo della scelta.
Insomma l'idea della campagna Gina l'approva, ovviamente da un'idea intelligente ora sta nascendo un terrorismo inutile: madri che boicottando quello che ormai è definito "IL rosa" negano alle figlie qualsiasi giocattolo collegato con esso.
Ma se una bimba di cinque anni vuole una Barbie, per cortesia, non facciamone un dramma.
E allo stesso modo se impazzisce per i Gormiti comprateglieli e lasciatela pagiugare liberamente nel fango.
Per avere un'idea un pò più chiara della situazione Gina consiglia la lettura del libro “Ancora dalla parte delle bambine” di Loredana Lipperini: fa davvero ragionare in modo intelligente!